Consapevolezza e integrazione della sostenibilità nell’organizzazione aziendale. La CSR è sempre più presente nelle aziende italiane e ricopre un ruolo sempre più centrale. L’elemento della coerenza è sempre più rilevante e diventa il discrimine principale fra chi è realmente sostenibile e chi non lo è.
Nel 2019, prima dello scoppio della pandemia si era registrato per le imprese sopra gli 80 dipendenti un incremento del 25% degli investimenti in CSR rispetto alla precedente rilevazione. Come prevedibile il Covid-19 ha avuto impatti sugli investimenti (ridotti) nel 2020, tuttavia un numero significativo di aziende, il 18%, che inizialmente non avevano stanziato budget hanno deciso di investire dopo lo scoppio dell’emergenza sanitaria. È quanto emerge dal IX rapporto sull’impegno sociale delle aziende in Italia pubblicato dall’Osservatorio Socialis (indagine realizzata da Ixè, coordinamento editoriale Errepi Comunicazione – https://www.osservatoriosocialis.it/rapporto-csr/). Inoltre, sempre secondo l’indagine, le attività ritenute prioritarie dalle aziende prese in considerazione dalla ricerca (in relazione agli obiettivi di CSR aziendali) sono: la formazione del personale; la condivisione interna a tutti livelli e la costruzione di una strategia di CSR coerente.

Proprio quest’ultimo punto merita qui una nostra riflessione più approfondita.
Perché è importante integrare la CSR nella propria strategia di business? Premessa: a volte può essere utile, soprattutto all’inizio di un percorso, approcciarsi alla CSR anche solo attraverso singole azioni (basta che producano un impatto positivo su stakeholder/ambiente e che siano in coerenza con la propria filosofia aziendale).
L’importante è non ridurre il tutto a iniziative una tantum, limitate a pacificare la propria coscienza o a garantirsi un po’ di visibilità momentanea.
Indipendentemente dalle ragioni che spingono l’azienda a incorporare la CSR nella propria organizzazione (ce ne sono varie e le riporteremo a fine articolo), la chiave è l’attivazione di buone pratiche durature e che generino impatti positivi per l’ambiente e la società.
Ma torniamo all’elemento di discussione, la CSR per funzionare deve essere coerente, deve essere legata al Purpose dell’azienda e deve riguardare anzitutto il core business (si deve concentrare gli interventi sugli aspetti produttivi, bisogna incidere sulla propria filiera, e sul proprio business). Per essere efficace è fondamentale che la CSR sia integrata in tutti gli aspetti principali dell’azienda, in particolare all’interno della Governance.
Essere sostenibili vuol dire compiere azioni etiche, non vuol dire smettere di fare profitto. Tutt’altro: la CSR vive grazie al profitto. La sostenibilità deve essere anzitutto economica. Più l’azienda va meglio, più (se spinta da valori etici) investirà in attività di Corporate Social Responsibility.
La CSR conviene all’azienda, perché:
- Quasi sempre se si ricerca pratiche sostenibili si risparmia; in termini di materie prime, risorse, energia, lavoro, finanze.
- Ci si abitua ad essere efficienti (massimizzando sfruttando il minimo).
- Si pratica l’altruismo, restituendo qualcosa all’ambiente e alla società.
- Si ha un ritorno di immagine e di reputazione (attenzione: solo se si agisce in modo trasparente, corretto e coerente).
- Lo richiede sempre di più il contesto (interno ed esterno all’azienda), non è più un “nice to have”. In particolare i consumatori/cittadini, grazie all’accresciuta consapevolezza nei confronti dei temi legati alla sostenibilità sociale e ambientale esercitano una forte pressione in questo senso verso le aziende.