Pioneristico come la sua musica e il nuovo disco, il progetto sociale ideato da Cesare Cremonini e realizzato in partnership con Intesa Sanpaolo. Un messaggio che parla senza filtri alle nuove generazioni, “La Ragazza Del Futuro” non è solo un album, dice Cremonini. E in effetti la musica non è l’unica arte al centro di questo ambizioso progetto: è stato infatti coinvolto il celebre Street Artist Giulio Rosk che ha realizzato dei bellissimi murales rappresentando giovani di quartieri di alcune città italiane. L‘obiettivo – si legge – è quello di realizzare opere permanenti di riqualificazione urbana rappresentando i volti delle nuove generazioni che vivono nelle periferie delle città italiane.

Perché legare un progetto discografico in modo così stretto a un progetto sociale? Perché farlo utilizzando altre forme di arte, come la street art?
Musica e CSR: perché la musica svolge un ruolo civico oltre che culturale, parla alla società e ha una responsabilità nei confronti di questa. Una musica che dà il suo contributo alla collettività, che ci parla e prova a esprimere significati. È il messaggio di una musica coraggiosa e forte, libera e utile. Una musica che ascolta.
Altre arti e rappresentazioni servono a completare il messaggio e a rafforzarlo. Sono utili a inserirlo in uno scenario più ampio e, se vogliamo, più ambizioso. Si innalza il concetto di arte e prende la scena, anche a rischio di diluire e offuscare la visibilità della singola opera, in questo caso musicale. L’arte è arte e può sempre convivere e condividere, questo è il messaggio forte che emerge.
“Ho bisogno di qualcuno che mi indichi la strada” è una richiesta disperatamente vera in questi tempi e lo è ancor di più per i giovani.
#iovorrei è qualcosa di più di un titolo: Io vorrei è condizionale, è una richiesta di chi sa cosa vuole ma lo fa in modo gentile, in modo aperto. Di chi chiede prima “come stai” e “raccontami di te”. Un’apertura che è un messaggio di fiducia e aiuto, ma soprattutto del fare. Azioni che hanno un valore sociale e una priorità: al centro i giovani, la loro educazione ed espressione artistica.
La particolarità: si tratta di un progetto artistico musicale che “sfrutta” un’altra arte, entrambe le arti si completano e vanno a potenziare una visione di responsabilità sociale. Una rappresentazione della realtà apparentemente più ‘leggera’ ma non effimera, tutt’altro: concreta, ascoltabile, visibile e tangibile.
A rendere tutto questo realizzabile vi è il contributo di Gruppo Intesa Sanpaolo, un sostegno attivo al progetto attraverso “Area X”. Oltre alla realizzazione dei murales, l’impegno è rivolto allo sviluppo di attività di inclusione educativa riservate alle scuole coinvolte nel progetto. Un impegno che vuole dare forza e contenuto alla parola futuro, con iniziative e sostegno al concetto di protezione. Un progetto CSR che vede Intesa Sanpaolo Assicura al centro e coinvolta come main partner.
La ragazza del futuro prima si immagina, poi si ascolta e ora si vede grazie ai murales e alla rappresentazione artistica di giovani con i loro sguardi rivolti al futuro che diventano protagonisti.
Ma conosciamola meglio questa ragazza. La Ragazza Del Futuro: per gli amanti del cantautore bolognese ecco alcune suggestioni sul nuovo album. Un disco che parla al presente e guarda al futuro.

È un percorso che diventa opera, ogni canzone aggiunge qualcosa in un racconto di immagini sincero e libero. Al centro, la ragazza del futuro che vive in questo mondo e in quello che verrà. Vive, appunto: paure, libertà, morte, solitudine, amore, sesso, leggerezza, speranza, depressione.
Oltre al valore dei testi curati da Cesare Cremonini insieme a Davide Petrella, c’è anche un’accurata scelta delle sonorità. Una continua ricerca fra il moderno e il classico, suoni tutt’altro che banali che spaziano vari generi grazie anche al contributo di Alessandro Magnanini e Davide Rossi. Una vera e propria infrastruttura autostradale che si mescola alla natura delle parole e che permette loro di rallentare e di colpo accelerare, esplodendo tutto il proprio potenziale. Al sonoro si aggiunge il visivo, la ragazza del futuro è viva e la si può vedere (non solo sui murales) ma anche nella grafica che accompagna il disco e nei racconti video diretti magnificamente da Valentino Bedini, dei veri e propri viaggi itineranti (qui il primo e secondo video sinora usciti).
Un album quindi da ascoltare e da guardare. Come un paesaggio multiforme, complesso, ma pieno di colori e di “fiori bellissimi”.
Alcuni artisti hanno la forza e il potere di indicare la strada, ma non tutti la capacità di farlo ascoltando, aprendosi agli altri. Il nuovo progetto artistico-sociale di Cremonini è un viaggio straordinario, un volo che ha un inizio incerto, una vita piena e una conclusione aperta. Una mano tesa, un gesto di attenzione verso il prossimo, una carezza.