Sostenibilità 2022: i trend di CSR e gli scenari previsti da SustainAbility Institute

Nuovo anno, nuovi (più o meno) trend di sostenibilità.

UNA (Aziende della Comunicazione Unite) ha inserito la sostenibilità fra i temi principali per il 2022, definendola ormai non più solo come una tendenza ma un ambito mainstream (leggi qui gli altri trend di comunicazione per il 2022).

A prescindere dalla comunicazione e della rilevanza della issue sostenibilità, questa al suo interno è animata da vari filoni e sfaccettature. “The SustainAbility Institute by ERM” ha realizzato “SustainAbility Trends 2022”, report che riporta le tendenze di sostenibilità per il nuovo anno.

Logo “The SustainAbility Institute by ERM”

 Ecco di seguito le 10 macro aree individuate:

  1. Integrating ESG
  2. Valuing Human capital
  3. Responding to Climate change
  4. Safeguarding Natural systems
  5. Building sustainable and resilient supply chains
  6. Applying technology to sustainability
  7. Enabling sustainable consumption and production
  8. Protecting fundamental rights
  9. Shaping policy, regulations and norms
  10. Moving towards stakeholder capitalism
 

1. ESG: la crescita di investitori in strategie ESG e di nuove policy a livello europeo sulla regolamentazione della rendicontazione hanno contributo a rafforzare l’influenza degli ESG e la loro centralità all’interno della strategia corporate delle aziende. Le funzioni ESG saranno sempre più integrate in profondità all’interno dei dipartimenti business e operations. I finanziamenti private equity saranno sempre più focalizzati sugli ESG, così come la pressione sul portfolio delle aziende. I 3 settori principali che avranno maggiori benefici a investire in ESG nei prossimi 5 anni sono: energia, beni di consumo e salute.

2. HUMAN CAPITAL: le conseguenze della pandemia continuano a influenzare modalità di lavoro e lavoratori. Queste con molta probabilità produrranno effetti permanenti anche dopo la fine dell’emergenza. Aumento, in generale, della flessibilità su orario e luogo di lavoro. Necessità di miglioramento della regolamentazione su condizione del capitale umanoPer ingaggiare i propri dipendenti devono coinvolgere le proprie persone e connetterle al proprio Purpose.

3. CLIMATE CHANGE: il 2021 è stato un anno intenso e denso di appuntamenti e iniziative da parte del mondo politico istituzionale, dell’associazionismo e del business per cercare di trovare soluzioni alla crisi climatica. Il 2022 sarà un anno ancora più sfidante in questo senso perché il tempo a disposizione è sempre meno. Il target “net zero” in linea con gli accordi di Parigi e i Science Based Targets Initiative (SBTi), le sfide e gli obiettivi principali di questo e dei prossimi anni in tema clima. Altro tema centrale: l’interconnessione fra cambiamento climatico e giustizia socialeCi vorrà una strategia globale per cercare di ‘bilanciare’ ed evitare situazioni di ingiustizia sociale. Aumento degli obblighi normativi di rendicontazione e gestione dei rischi legati al cambiamento climatico: Il Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) e i risultati raggiunti in questo senso ne sono la dimostrazione.

4. NATURAL SYSTEMS: la biodiversità è in sofferenza, è quanto è emerso anche recentemente da TCFD e da COP26. Serve che il business in primis comprenda l’interconnessione fra ecosistemi, cambiamento climatico e valore economico. Alcuni interventi previsti: contrasto e riduzione della deforestazione, partiche di agricoltura rigenerativa.

5. SUPPLY CHIAINS: la pressione degli stakeholder nei confronti delle aziende per una gestione più responsabile della supply chain è sempre più forte. In particolare l’attenzione è focalizzata su deforestazione e diritti umani. La tendenza è quella tuttavia di gestire questi aspetti attraverso l’integrazione degli ESG in un’ottica di maggior attenzione alle catene di fornitura e agli acquisti. Senza l’impegno della filiera di fornitura le aziende non riusciranno a raggiungere gli obiettivi sul clima. Avere un approccio volto alla trasparenza e alla rendicontazione aiuta anche a prevenire (o gestire) al meglio i rischi. Il processo di approvvigionamento e i controlli devono seguire un approccio inclusivo e coinvolgere anche enti e parti terze.

6. SUSTAINABLE CONSUMPTION AND PRODUCTION: necessità di intraprendere e sviluppare modelli di business circolari, creando solidità imprenditoriale e allo stesso tempo valore positivo per pianeta e società. Accelerazione di processi per rendere economia e business circolare nel proprio core. Pratiche di riciclo e riuso al centro di questa trasformazione.

7. TECHNOLOGY: la tecnologia, soprattutto dopo la pandemia, ha pervaso ogni aspetto e ambito, compreso la sostenibilità. Queste vanno utilizzate col fine di creare pratiche di business eque e inclusive. La tecnologia anche al servizio del monitoraggio, della valutazione degli impatti e delle performance di sostenibilità. A livello sociale: le tecnologie (usate in modo etico e responsabile) possono contribuire a ridurre il digital divide e promuovere comportamenti e stili di vita sostenibili.

8. RIGHTS: Ancor di più dopo lo scoppio della pandemia è fondamentale tutelare i soggetti più vulnerabili. In particolare nei paesi sottosviluppati e già precedentemente in difficoltà. Questioni legate ai diritti umani come la discriminazione, lo sfruttamento e la violenza. L’importanza di avere una forte due diligence sui diritti umani della propria supply chain. La necessità di verificare la propria compliance con il “UK’s Modern Slavery Act”.

9. POLICY, REGULATIONS AND NORMS: nel 2022 il mondo del business si dovrà confrontare con nuove regolamentazioni in ambito sostenibilità, tese a facilitare il processo di transizione ambientale e sociale. In particolare vi è necessità di regolamentazioni almeno a livello europeo al fine di influenzare e produrre un cambiamento globale.

10. STAKEHOLDER CAPITALSM: i principi del cosiddetto “capitalismo degli stakeholder” sembra influenzino le azioni di sostenibilità, producendo uno sviluppo multilaterale. Le aziende devono migliorare e ridefinire i meccanismi di approccio e coinvolgimento degli stakeholder per meglio rispondere alle loro esigenze. Questo approccio sempre più presente e utilizzato anche nel processo di reporting e nella rendicontazione.

Per prendere visione del Report integrale clicca qui.

SustainAbility Trends Report 2022 – SutainAbility Institute by ERM

Durante il webinar di presentazione del report, oltre all’approfondimento dei trend sono stati affrontati ulteriori argomenti quali le ineguaglianze (soprattutto determinate dalla pandemia), la crisi energetica e il greenwashing.

Chiaramente tutti questi trend o macro temi sono da calibrare e si devono considerare anche in relazione al contesto, al tipo di business e alla grandezza della realtà/organizzazione.

Trattandosi di tendenze di scenario sono comunque utili e indicative riguardo i contenuti e la direzione che la sostenibilità sta prendendo. Spunti sia lato aziende e per chi in generale fa CSR, ma anche per chi la “subisce” o è semplice attore. Conoscere il contesto è infatti importante sia per competere sia per capire e poter quindi interpretare la realtà.